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Perché scegliere un percorso di formazione ITS?

Perché scegliere un percorso di formazione ITS?

Primo bilancio delle Fondazioni ITS

 

Sono ancora una realtà non molto conosciuta in Italia (7mila studenti circa per una settantina di Fondazioni ITS), tuttavia gli Istituti Tecnici Superiori, pur essendo nati da pochi anni, hanno già prodotto risultati più che convincenti, dimostrando un tasso di occupazione medio al termine del diploma superiore al 60%.
Un percorso di studi quello proposto dagli ITS, che vede una forte partecipazione delle imprese e il coinvolgimento in prima linea del Ministero dell’Istruzione e delle Regioni, con un investimento complessivo di 18 milioni l’anno.

A confermare i dati, per la prima volta, alla conclusione dei primi corsi biennali, un campione di 41 Fondazioni, 518 diplomati e alcuni datori di lavoro, che intervistati da Censis e da Cons-Fap hanno messo in luce alcuni punti fondamentali di riuscita:

• Per i ragazzi, la scelta di frequentare un percorso ITS, dà la possibilità di avere maggiori opportunità lavorative;
• Per il 72% degli studenti quello post ITS è il primo lavoro;
• La coerenza tra titolo di studio acquisito e impiego è elevata (solo il 17,6% lavora in un settore diverso da quello del corso ITS frequentato);
• Il 49% degli studenti trova poi impiego in un’azienda che partecipa alla Fondazione, spesso quella dove ha già effettuato lo stage (43,3%).
I datori di lavoro sono altamente soddisfatti delle competenze dei ragazzi (nel loro percorso hanno la possibilità di alternare formazione teorica e pratica).

Tutto questo sottolinea come anche in Italia ci sia sempre più consapevolezza nel ritenere che la strada da seguire per combattere disoccupazione e abbandoni scolastici sia il rafforzamento della formazione, in particolare quella on the job, e di come i percorsi ITS siano a tal proposito una valida risposta.

Fonte: “Istruzione tecnica, sette su dieci subito occupati” di Claudio Tucci, Sole 24 Ore, 5 febbraio 2015, p.15.