Lavoratori over 50: una risorsa per le aziende
L’importanza della tutela e della valorizzazione di una categoria di lavoratori destinata ad aumentare.
Negli ultimi anni le aziende italiane hanno visto aumentare il numero dei lavoratori over 50.
I numeri elaborati dalle ultime ricerche (Osservatorio permanente sull’Active Ageing di Randstad Italia) parlano di 17 milioni di over 50 nel 2013 che arriveranno presumibilmente a toccare quota 22,5 milioni nel 2033. Un dato questo che è destinato ad assumere una grande rilevanza non soltanto per quanto riguarda il modello previdenziale (gli occupati over 50 sono aumentati di 1,6 milioni tra il 2004 e il 2012), ma anche in relazione all’attuale modello di organizzazione aziendale.
Le imprese sono dunque chiamate a progettare interventi per favorire l’invecchiamento attivo, garantendo una buona occupazione ai lavoratori in età adulta ed elaborando una nuova teoria di gestione manageriale come l’age management.
Lo scopo è quello di ottenere i seguenti risultati:
- potenziare la flessibilità interna, anche a favore delle differenti esigenze del lavoratore a seconda dell’età;
- aumentare il clima di partecipazione;
- pianificare il percorso fino alla fuoriuscita dal mondo del lavoro;
- impostare nuove politiche retributive;
- sviluppare la formazione continua, strumento fondamentale per la valorizzazione di tutti i ruoli e di tutti i lavoratori a qualsiasi età.
Gli over 50 in Italia, costituiscono oggi un’importante risorsa non soltanto nella dimensione dei rapporti familiari e sociali, ma anche per il mondo produttivo e per questo motivo le aziende devono rinnovarsi nella gestione delle risorse più mature, favorendone la valorizzazione, come sottolineato anche da Giorgio Ambrogini, presidente di Federmenager, che propone di iniziare ad utilizzare le risorse ormai pensionate per far da tutor ai più giovani, ad esempio nei percorsi di alto apprendistato.
Fonti:
“Lavoratori over 50 e bisogni formativi“, Sole 24 Ore, 21 gennaio 2015
“Diciassette milioni di over 50: serve l’age management“, Bollettino Adapt