La nuova geografia del lavoro di Enrico Moretti
È da poco uscita l’edizione italiana di La nuova geografia del lavoro di Enrico Moretti. La rivista Forbes lo ha definito “il libro di economia più importante dell’anno 2013″ , suscitando anche l’interesse del Presidente Obama, che ha recentemente convocato l’autore alla Casa Bianca per discuterne insieme.
Il saggio ha infatti generato un serio dibattito negli USA, tanto da essere citato anche da Eric Schmidt, presidente del CDA di Google, in un editoriale del Financial Times.
Enrico Moretti, classe 1968, laurea alla Bocconi e dottorato a Berkeley, dal 1994 vive negli Stati Uniti. Autore di numerosi saggi, consulente della World Bank, è docente di economia alla University of California – Berkeley. Nel suo saggio esamina i cambiamenti epocali che stanno trasformando il lavoro nei Paesi industrializzati, in particolare nota come si stia passando da un panorama economico basato sulla produzione industriale tradizionale a realtà produttive basate invece sull’innovazione e sulla produzione di beni e servizi ad alto contenuto di capitale umano, scoprendo come per ogni posto di lavoro nel settore dell’innovazione se ne creino altri cinque nei settori tradizionali.
Dunque secondo Moretti la ricetta fondamentale per migliorare la strategia di politica industriale per un Paese avanzato è quella di puntare sui settori dell’innovazione, oltre a creare e attirare capitale umano, in particolare giovani, con finanziamenti alla ricerca, attività di detassazione, ma anche politiche d’immigrazione mirate a richiamare persone con un alto grado di istruzione e interventi che migliorino la qualità della vita.
Per saperne di più leggi l’articolo di presentazione del libro.