Eco-Pack, prosegue il progetto promosso da Fondirigenti sul territorio emiliano
Nell’ambito dell’iniziativa strategica finalizzata allo sviluppo delle competenze innovative per il packaging sostenibile, pubblicato il “Report di analisi” e avviata la fase degli studi di campo che coinvolge trenta aziende tra Parma, Reggio Emilia e Bologna.
Prosegue il nuovo progetto “Eco-Pack. Modellizzazione delle competenze per l’adozione delle tecnologie avanzate di packaging”, promosso da Fondirigenti – il Fondo per la formazione dei dirigenti di Confindustria e Federmanager – in vista dell’entrata in vigore della nuova imposta denominata “plastic tax” relativa al consumo dei manufatti in plastica con singolo impiego (MACSI). Avviata nello scorso mese di settembre, l’iniziativa è sostenuta nei territori di Parma, Reggio Emilia e Bologna da Federmanager e da Confindustria ed è sviluppata da Cisita Parma (capofila), CIS (Reggio Emilia), Fondazione Aldini Valeriani (Bologna) e MISTER Smart Innovation (Bologna).
Nel quadro di questa iniziativa strategica, pensata con l’obiettivo di individuare e definire quelle capacità e competenze manageriali necessarie allo sviluppo di un packaging alimentare sostenibile, dopo la fase preliminare dedicata alla messa a punto dell’approccio metodologico da un lato e degli strumenti operativi di indagine dall’altro, è stato pubblicato il “Report di analisi”. Si tratta di un documento nel quale, a partire dall’analisi della normativa di riferimento, vengono evidenziati i driver di cambiamento e quei fattori che favoriscono l’innovazione tecnologica e funzionale dei MACSI, nonché gli elementi che regolano l’impiego responsabile degli stessi manufatti in plastica con singolo impiego. Dalle conclusioni del report emerge come «lo sviluppo di nuovi materiali e la progettazione di nuovi sistemi tecnologici per il design, il riciclo e/o il riuso della plastica richiedono uno sforzo da parte delle aziende che comporta la ricerca di nuove risorse sia economiche sia umane, in termini di competenze tecniche in diversi ambiti (progettazione, produzione, logistica, ecc…). Le strategie che le aziende adotteranno dovranno essere opportunamente supportate a livello finanziario dalle nuove politiche socio-economiche nazionali ed europee».
Sulla base di questa analisi, è stata quindi avviata in queste settimane la fase di campo, fondamentale attività di indagine che prevede la realizzazione di almeno trenta casi di studio, selezionati fra imprese di diversa specializzazione in filiera fra loro. Saranno quindi coinvolte realtà impegnate nella composizione e trasformazione dei polimeri, nella costruzione di macchine e impianti per il confezionamento alimentare, nella produzione, confezionamento e distribuzione di alimenti e bevande, nonché quelle aziende attive nella raccolta, smaltimento e riciclo dei rifiuti industriali e civili, comprese le municipalità urbane competenti sui sistemi di raccolta di riferimento per i territori interessati.
Nella fase seguente del progetto, inoltre, i risultati delle attività di indagine sul campo saranno il punto di partenza delle successive azioni di definizione di quei profili di competenza manageriale e tecnico-professionale necessari per favorire lo sviluppo prodotti plastici monouso innovativi e sostenibili.
Per accedere ai materiali relativi alle diverse attività dell’iniziativa strategica, nonché per informazioni e approfondimenti è possibile consultare la pagina dedicata al progetto.